La magica solitudine dei fari della Gallura: tra paesaggi incontaminati e storie nascoste.
Torri di pietra, edifici bianchi e squadrati o piccoli fanali colorati, sono questi i fari del Nord Sardegna, con un unico comune denominatore: solitari, immersi in paesaggi unici in cui la natura domina indisturbata. Come il faro di Capo Testa, che sorveglia i costoni granitici della Valle della Luna o quello di Punta Palau, che illumina le acque trasparenti di una spiaggetta circondata dalla macchia mediterranea. E poi ancora i fari dell’Arcipelago di La Maddalena, tra relitti dimenticati, uccelli marini e fondali immacolati.
Il nostro viaggio alla scoperta di questi affascinanti guardiani del mare sta per iniziare. Dal Golfo dell’Asinara alla località di Capo Ferro, ecco dove vedere i fari più belli del Nord Sardegna.
I fari del Golfo dell’Asinara
Disseminato da lunghissime spiagge bianche nella parte più a ovest e da cale solitarie nella parte più a est, il Golfo dell’Asinara è il lungo arco costiero del nord ovest della Sardegna. I fari che sorvegliano il golfo si trovano nel suo estremo occidentale, tra l’isola dell’Asinara e il centro abitato di Porto Torres.
Se quello di Porto Torres aiuta le navi a raggiungere il più importante scalo marittimo commerciale del Nord Sardegna, il fanale di Cala Reale, spunta in mezzo al mare davanti all’unico centro abitato dell’Asinara, da cui il faro prende il nome. Il villaggio di Cala Reale ospitò i Savoia durante i loro frequenti viaggi in quest’angolo di Sardegna e divenne famoso per la presenza di un Lazzaretto, istituito dai piemontesi nel 1885 per ospitare gli equipaggi colpiti da malattie infettive che sbarcavano sull’isola.
Sempre sull’“isola degli asinelli bianchi” è possibile ammirare nella sua costa più settentrionale il faro di Punta Scorno. Dall’alto di una collina rocciosa, questo guardiano del mare illumina le mille sfumature di blu di quella che è l’area Marina Protetta dell’Asinara.
Il faro di Capo Testa
Proseguendo verso la costa est della Gallura si incontra il faro di Capo Testa a Santa Teresa Gallura. Per raggiungerlo bisogna percorrere una strada panoramica davanti alla baia di Santa Reparata fino ad arrivare nella penisola di Capo Testa. Paradiso del trekking e del diving, quest’area è nota per la sua particolare bellezza naturalistica che l’ha resa Sito di Importanza Comunitario (SIC) e Area Marina Protetta. Non è un caso che gli hippie l’abbiano scelta come dimora naturale negli anni ’70 e ancora oggi una piccola comunità viva indisturbata nella Valle della Luna, nel lato occidentale della penisola.
Il faro e il vicino semaforo fanno parte delle attrazioni più amate del borgo colorato di Santa Teresa Gallura con un panorama che lascia senza fiato: sulla sinistra il mare si infrange sulle scogliere di granito che proteggono Cala Francese, sulla destra altissime rocce a picco sul mare sorreggono il faro bianco e squadrato di Capo Testa. Alle loro spalle la Corsica sembra vicinissima.
I paesaggi lunari di questa terra sono raggiungibili con soli dieci minuti di auto dal Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa.
I fari a Palau
Sono tantissimi i fari che circondano gli Hotel Capo d’Orso, Residence Il Mirto e Park Hotel Cala di Lepre tra il lussureggiante verde della costa di Palau e le acque caraibiche dell’Arcipelago di La Maddalena.
Rimanendo sulla terraferma e quindi nel comune di Palau, su ognuna delle tre sporgenze si affaccia uno di questi guardiani solitari. Partendo da ovest, il faro di Punta Sardegna, costruito su un promontorio roccioso, separa perfettamente il borgo di Palau e il romantico villaggio di Porto Rafael. Questo edificio dalla forma rettangolare è ora sede dell’Osservatorio sulle Coste e sull’Ambiente Naturale Sottomarino (Oceans), impegnato nella protezione del patrimonio marino e costiero delle Bocche di Bonifacio. Una volta che si è qui, è consigliato fare un tuffo tra le acque cristalline della piccola Cala Trana e una visita alla Batteria ottocentesca di Monte Altura.
Poco più a est il faro di Punta Palau è il guardiano di una piccola spiaggetta dalla sabbia dorata. Questa suggestiva spiaggetta e il suo faro sono raggiungibili a piedi camminando lungo la costa e partendo dalla spiaggia di Palau Vecchio, vicino al porto. Il terzo e ultimo faro del borgo risulta più isolato, situato in una piccola penisola rocciosa sotto la maestosa roccia dell’Orso, il faro di Capo d’Orso che può essere ammirato a bordo dell’antico veliero Pulcinella in una delle escursioni in barca organizzate da Delphina.
I fari dell’Arcipelago di La Maddalena e di Arzachena
Cominciamo dal faro più a nord della Sardegna: il faro di Razzoli. Oltre alla natura, nell’omonima isola è sicuramente lui il protagonista: il faro più antico della Sardegna! Costruito nel 1843, conserva ancora le cucine e i pavimenti di quegli anni. Proprio davanti alla facciata nord dell’edificio s’innalza un’antica torre in pietra naturale alta 12 metri. Ora è lei a ospitare la lanterna e quindi ad essere il vero luminare dell’Isola.
Sempre tra le acque cristalline che accolgono l’arcipelago delle meraviglie spuntano altri due fari. Uno è il Faro di Punta Filetto sull’Isola di Santa Maria, l’unica abitata insieme a quella di La Maddalena, l’altro è il fanale isolotti I Corcelli, lanterna nera e rossa poggiata sopra uno degli isolotti che punteggiano le acque dell’Isola di Santa Maria, i Barrettini.
Nella parte più a est ad illuminare le Secche dei Monaci e delle Bisce dall’alto degli aridi “Sperduti di Caprera” vi è il fanale Isolotti Monaci. Mentre poco più a est, a sorvegliare lo stretto delle Bisce con i suoi relitti risalenti all’epoca romana ci sono altri due fari: uno sull’Isola delle Bisce, da cui prende il nome, l’altro all’estremo di Capo Ferro, il fanale punta Nord Est. Sempre a Capo Ferro, nel comune di Arzachena, dove si trova il Resort Cala di Falco a Cannigione, un altro splendido guardiano illumina le scogliere dorate della Costa Smeralda: il faro di Capo Ferro. Questo suggestiva torretta bianca e rossa grazie all’ambientazione che la circonda diventa particolarmente affascinante durante le ore del tramonto, quando i raggi del sole riempiono di sfumature dorate l’azzurro del cielo e del mare.